Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello numero 462 del 7 luglio 2021 su richiesta dello stesso Ministero della Salute, specificando che le somme corrisposte a titolo di retribuzione e ingiustamente assoggettate a ritenuta IRPEF costituiscono redditi di lavoro autonomo e non, invece, redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
I compensi dei medici e dei sanitari in regime forfettario, assunti dal Ministero della Salute in emergenza Covid, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, NON sono sottoposti a ritenuta IRPEF.
Qualora il Ministero l’abbia erroneamente applicata, quindi, l’importo eccedente potrà essere recuperato dall’interessato in sede di dichiarazione dei redditi o chiesto a rimborso.